Francesca Sanvitale può apparire come una delle spiegazioni possibili.
Dirò subito che è una spiegazione che personalmente non condivido.
Ma nelle prime discussioni che si sono sentite qua e là, per esempio in
qualche talk show radiofonico, è ugualmente circolata l’idea che se c’è
un colpevole da mettere sul banco degli accusati, questo colpevole sono
proprio le donne, cioè noi. Sarebbe insomma perché ci teniamo alla
larga dai partiti e non ci buttiamo nella competizione se, su 707 candi-
dati presenti nei due schieramenti nell’uninominale, i nomi femminili
sono stati solo 77 per l’Ulivo e 44 per il Polo. E ancora, sarebbe a causa
della poca solidarietà fra donne se il 52 per cento delle elettrici ha poi
scelto nel mazzo dell’offerta elettorale, fra Camera e Senato, solo 87
candidate, pari al 9,2 per cento della rappresentanza (alle elezioni del
1996 erano circa il 10 per cento).
... Siamo diventate le ultime in Europa quanto a rappresentanza
femminile. Non solo nel mitico Nord Europa, dove le donne sono quasi
la metà, ma anche nei paesi latini e mediterranei come la Spagna, la
Grecia, il Portogallo, ad ogni elezione la presenza femminile aumenta.
Tutte appassionate di politica, tutte battagliere e combattive le signore e
signorine di quei paesi? Perché invece tanta passività e tanto disinte-
resse fra noi italiane?
... Chi, se non i capi dei vari partiti, tutti rigorosamente uomini,
sceglie i candidati, assegna a questo il collegio sicuro e a quell’altro il col-
legio incerto o prudente? Chi... fa e disfa le carriere? Un antidoto a que-
ste scelte di vertice sarebbe rappresentato dalle elezioni primarie, che
consentono agli iscritti e alle iscritte di indicare i propri candidati. Ed è
stato proprio attraverso le primarie, tanto per fare un esempio, che nel
Labour Party di Tony Blair, alle politiche di cinque anni fa, era entrato
un grande numero di candidate donne, cambiando la faccia di quel vec-
chio partito. Da noi però niente di tutto questo è accaduto.
Ma anche quando riescono a farsi mettere in lista, le donne in Italia
hanno vita grama. Come ha documentato la responsabile della commis-
sione Pari Opportunità Marina Piazza, nei vari Porta a Porta [a political
talk show on the major public TV network] e nelle tribune elettorali televi-
sive [political debates before the elections] le donne hanno occupato solo il
10 per cento dello spazio rispetto ai loro colleghi uomini. E questo non
è un handicap da poco, nella corsa a farsi conoscere e a farsi votare.
È anche per queste ragioni che Marina Piazza ha convocato... tutte le
parlamentari donne della nuova legislatura. L’idea è di impegnarle a
presentare tutte assieme una legge che favorisca il riequilibrio della rap-
presentanza, cioè che costringa i partiti a non discriminare le donne. Per
Marina Piazza, insomma, al contrario che per Francesca Sanvitale,...
sarebbero gli uomini i veri colpevoli dell’esclusione femminile.
Cosa ne pensate? Chi credete che abbia ragione e perché? O magari ritenete
che ci sia un terzo colpevole? Rispondete scrivendo al nostro forum.
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Sebben che siamo donne...