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I vini di origine controllata
The Freisa d’Asti wine described in the previous selection is a D.O.C. (Denominazione di
Origine Controllata) wine. D.O.C. wines are recognized and regulated by the Italian gov-
ernment in a classification system like the French Vins d’appellation contrôlée (VAC). The
other two wines described there carry an even stricter classification, D.O.C.G. (Denomi-
nazione di Origine Controllata e Garantita).
Easy transportation of raw materials and products, the introduction of industrial
techniques in agriculture, and the availability of chemical substitutes and additives have
all favored big business in agriculture, thus reducing local markets that cling to tradi-
tional and more expensive production methods. Legislation in several countries has
aimed to protect the identity of products made in specific regions by traditional methods
from local raw materials: olive oil, parmesan cheese, wines, Italian prosciutto, choco-
late . . . and the list is growing. The following selection explains how the D.O.C. system
works for Italian wines; it is also a good example of legal jargon.
La disciplina dei vini di origine
La legge che tutela il vino italiano entra in vigore il 12 luglio 1963. Sono
42 gli articoli che compongono la legge il cui primo gruppo stabilisce la
denominazione di origine da intendersi ripartita in tre punti:
1. denominazione di origine semplice (D.O.S.);
2. denominazione di origine controllata (D.O.C.);
3. denominazione di origine controllata e garantita (D.O.C.G.).
La denominazione di origine semplice indica il vino comune, ottenuto da
uve provenienti da una determinata zona di produzione, vinificato se-
condo gli usi locali, leali e costanti delle zone stesse.
La denominazione di origine controllata è riservata ai vini che rispon-
dono alle condizioni e ai requisiti stabiliti per ciascuno di essi dai disci-
plinari di produzione. Il disciplinare, emesso sotto forma di decreto, e
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale [della Repubblica Italiana, where laws
and decrees are published], fissa:
• la denominazione di origine del vino;
• la delimitazione della zona di produzione delle uve;
• le condizioni di produzione (caratteristiche naturali dell’ambiente,
vitigni, pratiche di impianto e di coltivazione dei vigneti, produ-
zione massima di uva per ettaro consentita, ecc.);
• la resa massima dell’uva in mosto o in vino;
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