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Il calcio
The whole world knows about Italian soccer and Italians’ all-consuming passion for this
globally popular sport. The following selection is taken from one of the most important
Italian weeklies, L’Espresso, which is the cultural/political equivalent of Time and News-
week in the United States. Since sports requires an intimate knowledge of context, you
may not understand some of the references in the selection and may therefore miss
some of its meaning.
Calcio
C’era una volta il campionato più bello del mondo
Riparte la serie A. Tra isterismi, interessi economici e lo spettro della vio-
lenza. E una Juve pronta a riprendersi lo scettro.
Roma e Juve [Juventus, Turin’s team in the A league; Turin’s other team,
Torino, is in the B league]. Come nei primi anni Ottanta. Con la differenza
che stavolta, nel campionato 2001–2002, è la Juve a inseguire. In due
anni le gerarchie del pallone si sono capovolte. Milano ha perso terreno.
Torino, con i bianconeri, è stata bruciata entrambe le volte sul filo di
lana. Svetta così [“At the top there is”] per la prima volta in maniera dura-
tura la Capitale, con la staffetta al vertice fra Lazio e Roma spianata dai
massicci investimenti di Cragnotti e Sensi.
Per sventare un ciclo [“a series of victories”] della Roma, la Juve dai
bilanci floridi e dai costumi parsimoniosi, ha dovuto metter mano alla
cassa. Addirittura cento miliardi per un portiere (Buffon, sia pur titolare
della Nazionale), un record assoluto. La Juve è a digiuno di successi da
tre anni. Un tempo insopportabile per la razza padrona. Ma spendere
tanto non garantisce nulla. Altrimenti Moratti avrebbe già vinto un paio
di Champions League. Lippi, suggestivo ritorno sulla panchina bian-
conera, ha problemi di assemblaggio. La rinuncia a Zidane impone un
nuovo assetto al centrocampo. E il mancato arrivo di Vieri, dopo gli
esperimenti estivi falliti, ha costretto la società a correre ai ripari con
l’acquisto di Salas. Sulla Juve, insomma, la Roma ha il vantaggio di un
modulo già collaudato. Sulla sfida al vertice influiranno poi anche gli
appetiti di Coppa. La Roma, povera di allori internazionali, alla stretta
finale della stagione potrebbe avere più interesse per la conquista della
Champions League.
Gianni Perrelli, L’Espresso, 24 agosto 2001.
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